In una intervista al quotidiano La Nazione il presidente di Confartigianato Imprese Toscana ha dichiarato: ” La Toscana si è ripresa meglio di altre regioni dalla pandemia – spiega Giovanni Lamioni, presidente di Confartigianato Toscana – ma il Pil resta inferiore al dato pre-Covid. In assenza di risposte significative, questa fase incerta potrebbe diventare faticosa, anche perché l’effetto trainante di edilizia e bonus terminerà nel 2024. Ci sono poi le incognite del costo dell’energia e dell’inflazione che porta al calo dei consumi e costringe le imprese a rivalutare i Tfr. La Toscana, inoltre, non è ben posizionata per l’accesso al credito sia in termini assoluti sia, a maggior ragione, per le piccolissime imprese”. E anche Confartigianato punta il dito sui problemi infrastrutturali. “Purtroppo, sono quelli di sempre – prosegue Lamioni – ovvero la Due Mari, l’adeguamento della Tirrenica, il sistema portuale, l’eterno dilemma degli aeroporti di Firenze e Pisa, il Tpl che ha bisogno di maggiore qualità. A breve dovremo preoccuparci anche della Siena-Firenze che è ormai un cantiere tutto l’anno. Cruciale il ciclo dei rifiuti: da troppi anni la Toscana si è caratterizzata per decisioni all’insegna dei no e parlare di termovalorizzatori è diventato tabù. La giunta deve, entro la fine del suo mandato, avviare un percorso chiaro”.
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